Data: 17 e 18 Agosto 2002
Località: Laghetti del Naret e dintorni

Ehm, vediamo da dove entrare…mah… una posto vale l’altro…basta non piantare un volo e farsi male…oltre che rompere qualcosa e … fare una figuraccia. Ok entriamo qua, mi occorre qualche contorsione per mettermi le pinne, certo la semistagna è piu’ comoda, uff! sono pronto, tre passi indietro e mi lascio scivolare in acqua, non è poi cosi fredda. Dunque… Cristina è già in acqua Heiko anche…ah ah t’abbiamo visto tutti Markus bel numero… capita anche ai piu’ “navigati” e poi avevi la macchina fotografica da salvare… meglio non infierire, “l’è avucaat”. OK si va giu’: io Cristina, Heiko, Fabio e Manuela, quest’ultima ancora ignara di cosa combinerà in seguito; i primi metri non sono male l’acqua è bella, ma mi aspettavo qualcosa di piu’, forse piu’ sotto… bei sassoni, pochi pesci, acqua un po’ torbida per essere “oligotrofica(?)”; già con tutta la gente che è passata oggi, non ci si puo’ attendere molto, vediamo un po’ giu’. Siamo sui –25m qui l’acqua si sente “frescolina (3-4°)”, diamo un’occhiata all’Aladin, ‘n si sa mai la tabella penalizza già bene, ma tutto è ok a parte Manu, in umida e Fabio, comodamente in stagna, che rientrano causa freddo, noi proseguiamo ancora un po’ in tre e poi, visto che il paesaggio è un po’ deludente, risaliamo sui –15m, dove la visibilità è migliore e, svogliatamente, curiosando qua e la, iniziamo il rientro. A ecco il fotografo, Markus, ed il suo modello, Claudio Schifer (leggasi “skifer” ndr), anche loro di ritorno; Markus oggi ha deciso di mettere a dura prova la sua macchina, dopo Claudio fotografa anche me, poi ci farà sapere. E’ ora di uscire et voilà di nuovo in superficie: l’immersione è finita.

Il week-end al Naret, posticipato causa maltempo, sembra essere iniziato bene: tempo ottimo, compagnia ormai collaudata ed affiatata, con le presenze seppur giornaliere di Markus (stuntmen ndr) e famiglia, Guido (guest star ndr) e Heiko (andrà dove lo porterà il cuore ndr); gli organizzatori del SAR vedono coronare i loro sforzi organizzativi e l’armonia del gruppo fa il resto. Certo l’acqua non era il massimo, ma c’è chi insinua che l’immersione era solo il pretesto per ritrovarci a mangiare e bere… forse non ha tutti i torti, ma ognuno è libero di interpretare l’uscita come meglio crede: alcuni hanno pensato, trascurando il fato, che era l’occasione buona per un pescata, altri per una bella escursione sui sentieri di alta montagna verso il “Cristallina”, ma purtoppo le condi-meteo alle 06:00:00 erano avverse (sereno ndr.); i piu’ atletici, con la scusa: “porto il cane a fare un giro” si sono fatti la scarpinata “Campo Base – Naret” e ritorno in un batter d’occhio, alle 09:00:15 bevevano già il caffè.

La serata è trascorsa, oramai è un rito propiziatorio, con l’incanto di bruschette, salumi, specialità alla Galassini, buon vino e, quando oramai si era al limite della sazietà, con una bella grigliata; c’era di tutto un po’: dalle zucchine sapientemente coltivate da Davide alle costate “rosse” di Raff, si si lo so’ è paprica i gusti son gusti… non prendertela! Poi i dolci, il nocino, i caffè.

Con la legna procurata da alcuni sherpa abbiamo continuato la serata raccolti attorno al falo’, con due chitarre e relativi chitarristi che ce l’hanno messa tutta per “addestrarci” al canto melodico, ma piu’ dell’intelletto potè “Bacco” e alla fine qualcosa si e’ “cantato”. Dopotutto l’attimo da cogliere era il ritrovarsi in una ventina di amici sotto un cielo stellato, uniti da un falo’ e da una chitarra! I protagonisti di questo weekend troveranno imprecisioni ed errori, ma questo non vuole essere una dettagliata cronistoria, bensi’ un raccontino per il diletto dei “web surfers” senza grosse pretese.

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