Data: 10 – 13 Settembre 2009
Località: Isole del Giglio e di Giannutri

Giovedí mattina alle h. 5.00 ci troviamo con i nostri 7 compagni di viaggio in quel di Quartino per volgere verso Porto Ercole, Argentario, Toscana, Italia. Il viaggio scorre liscio, e per me dormicchiando le 6 ore passano tutto sommato velocemente.

Una volta arrivati al porto e trovata la nostra imbarcazione, l’Isla Negra II (una goletta d’epoca del 1921), iniziamo a scaricare il materiale dalle auto per poi trasportarlo attraverso una passerella traballante sospesa sull’acqua su quella che sarà la nostra dimora per i successivi 4 giorni.

20120229103634_22Una volta a bordo, si parte: rotta verso l’Isola del Giglio, dove arriviamo un’oretta di navigazione dopo. Durante il tragitto pranziamo con una splendida carbonara di calamari, piatto che non avrei mai immaginato potesse esistere e di una bontà strepitosa. Il tempo da soleggiato e caldo comincia a peggiorare e non volge al meglio ma nonostante questo dopo un paio di ore di siesta ci tuffiamo per la prima immersione a “Le Scole”, situata a poca distanza da Giglio Porto.

Il fondale non presenta punti di particolare interesse nei primi 30 mt, ma sotto si trovano delle belle gorgonie e qualche murena. Dopo 42 minuti di immersione riemergiamo. Purtroppo il tempo é peggiorato ancora, dei nuvoloni scuri e minacciosi si addensano sopra le nostre teste… Moreno, il capitano dell’Isla Negra II ci traina col gommone fino alla nave e una volta a bordo ci comunica che viste le previsioni meteo avverse la notte la passeremo nel porto del Giglio, dove ha prenotato un posto.

Una volta arrivati ed ormeggiati al molo in attesa della cena sbarchiamo e facciamo un giretto per il porto, con relativo apero ad un piccolo bar. C’é un venticello fresco, ma nonostante questo una volta rientrati in barca mangiamo fuori mentre i passanti che passeggiano sul molo ci guardano curiosi (per una volta siamo noi i fighi sulla barca). Moreno sforna dei piatti succulentissimi ed anche stavolta con degli spaghetti con gamberoni ci incanta.

Dopo cena un po’ di chiacchiere sul ponte e poi vado a nanna. Il giorno dopo il sole risplende alto nel cielo, e partiamo verso l’altro lato dell’Isola del Giglio, dove facciamo la prima immersione della giornata. IL posto si chiama “Il Corvo”, stavolta io e il mio buddy decidiamo di stare meno profondi, il che si rivela una scelta sbagliata perché anche qui nei primi 30 mt punti di particolare interesse non ce ne sono. Alla fine riemergiamo dopo 72 minuti di immersione.

20120229103613_13Una volta riemersi, altro pranzetto succulento e dopo un po’ di siesta partiamo per l’isola di Giannutri, dove arriviamo dopo un paio di ore di navigazione. L’ormeggio é stato un po’ difficoltoso in quanto l’ancora si era incastrata nel suo vano dove poi il prode Moreno si é infilato per sbrogliarla..uscendone malconcio e con i vestiti che da bianchi eran diventati color ruggine.

La caletta dove siamo ormeggiati é deliziosa, un piccolo paradiso. Ormai é calata l’oscurità e noi ci prepariamo per fare una notturna. Qui il fondale non raggiunge particolari profondità, ci facciamo un bel giretto ed incontriamo delle simpatiche seppioline per nulla intimorite dalla nostra presenza!

Nel dopo immersione ci aspetta un’altra splendida cena dello chef Moreno e poi risate e chiacchiere sul ponte. Mi sposto un attimo sulla prua della nave e volgo lo sguardo al cielo… é facile dimenticare quanto é bello il cielo in mare, senza una luce intorno le milioni di stelle brillano come non mai e ben visibile é anche la striscia più chiara della via lattea che attraversa la volta. Lo spettacolo per questa volta non é in mare ma in cielo.

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